Stragi Mafia, sentenza Firenze su Tagliavia il 5 ottobre

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Il processo sulle stragi di mafia è stato aggiornato oggi dalla Corte d’Assise di Firenze al prossimo 5 ottobre per le controrepliche della procura e l’ingresso dei giudici in camera di consiglio per emettere la sentenza nei confronti di Francesco Tagliavia, il presunto boss di mafia, accusato di devastazione e concorso nelle stragi degli anni Novanta.

Gli avvocati difensori di Tagliavia, Antonio Turrisi e Luca Cianferoni, hanno chiesto oggi l’assoluzione con formula piena per l’unico imputato del processo. I pm avevano invece chiesto l’ergastolo.

Per accusa e difesa, però, è centrale il ruolo del pentito Gaspare Spatuzza: sono state le sue dichiarazioni a far riaprire il fascicolo sulle stragi alla Procura di Firenze.

Per i pubblici ministeri non si possono avere dubbi sulla attendibilità di Spatuzza, mentre per l’avvocato Cianferoni il pentito è un “truffatore” e un “imbroglione”.

Secondo il difensore dell’imputato, in questo processo “ci si basa solo su presunti elementi nuovi, introdotti dal dichiarante Gaspare Spatuzza, che però non hanno alcun fondamento. In effetti – ha detto Cianferoni – ogni testimonianza di Spatuzza contro Tagliavia si basa su dei ‘sentito dire'”. Ciaferoni ha chiesto alla corte “il coraggio di assolvere Tagliavia fin d’ora, senza dover ricorrere in appello. E’ una vicenda che bisogna privare di tutti i contenuti sociali e politici che le si sono voluti attribuire”.

Spatuzza è il pentito finito al centro della polemica politica per aver messo a verbale di aver saputo dal boss Giuseppe Graviano di rapprti fra Cosa Nostra e Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Circostanza poi negata da Graviano ai giudici.