La Regione Toscana, il Comune di Monteroni d’Arbia e la Provincia di Siena, insieme a tanti cittadini e associazioni hanno impedito che venisse venduta, con il rischio che ricadesse nelle mani della mafia. Adesso Suvignano, con i suoi tredici immobili aspetta di poter vivere la sua nuova vita. Nel frattempo la Regione ha creato un gruppo di coordinamento insieme alle Prefetture per il monitoraggio degli appalti, prosegue nel proprio impegno per l’educazione alla legalità dentro e fuori le scuole e aderisce alle iniziative di «Libera» come la carovana antimafia.
Toscana, istituzioni creano coordinamento per dare nuova vita al bene confiscato di Suvignano
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