Il Festival dei libri sulle mafie “Trame”, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, si terrà dal 21 al 25 giugno, a Lamezia Terme con un’anteprima martedì 20 giugno.
La manifestazione, dal titolo “Mediterraneo. Crocevia di mafie, migrazioni, sogni”, sarà ricca di interviste, tavole rotonde, mostre, spettacoli e iniziative culturali, tutte trasmesse anche in diretta su più canali digitali. Il programma dell’evento, promosso e fortemente voluto dalla Fondazione Trame e dall’Associazione Antiracket Lamezia Onlus, è consultabile sul sito www.tramefestival.it.
Ogni giornata sarà arricchita dal contributo di personalità del mondo istituzionale, culturale, politico e della società civile, che daranno voce alle storie del Mediterraneo, esplorando le insidie, i traffici e le cronache più attuali delle rotte che lo attraversano e raccontando in prima persona il loro impegno contro tutte le mafie.
Hanno confermato la loro presenza tra gli altri: il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, la segretaria del PD Elly Schlein, il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, il Procuratore della Repubblica di Salerno Giuseppe Borrelli, la pm Marzia Sabella, l’ex magistrato Luigi De Magistris, il Procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la sorella della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, il rapper Frankie hi-nrg mc, Cecilia Strada operatrice umanitaria della Onlus Resq, la scrittrice di origine somala Igiaba Scego, Corinne Vella, la giornalista Vera Politkovskaja, il Prof Francesco Benigno della Scuola Normale Superiore.
A pochi mesi dalla cattura di uno dei principali protagonisti e responsabili delle stragi, Matteo Messina Denaro, alcuni incontri saranno poi dedicati all’approfondimento della strategia stragista mafiosa, esportata trent’anni fa dalla Sicilia al resto dell’Italia (Milano, Firenze e Roma) con l’obiettivo di colpire il patrimonio artistico italiano, e alle storie locali di chi contrasta la ‘ndrangheta, anche grazie al ruolo attivo della Fondazione Trame.
“Dai misteri delle stragi mafiose ai migranti vittime dei naufragi nel Mediterraneo e alle storie di chi resiste e si oppone alla prepotenza delle organizzazioni criminali. Il Festival Trame anche quest’anno si conferma uno spazio di confronto sulle grandi questioni spesso ignorate o raccontate in maniera superficiale. Lo farà con la stessa consapevolezza di sempre, la stessa fin dalla fondazione: la cultura, la conoscenza e il dialogo sono le armi più efficaci per contrastare i poteri criminali e le logiche clientelari che fondano la loro natura sul favore, barattandoli con i diritti. Racconteremo i destini incrociati dell’Italia e dei paesi lontani, da cui partono donne, uomini e bambini in cerca di una vita migliore, libera da dittature intrecciate agli affari delle organizzazioni mafiose, ormai globalizzate, con la speranza che il Mediterraneo diventi il luogo dove costruire un mondo più giusto” ha dichiarato Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame.
Un nuovo filone letterario si inserisce quest’anno, quello del noir e, in particolare, il Noir Mediterraneo. Durante il Festival è prevista anche l’esposizione della mostra fotografica “A testa alta”, dedicata a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pio La Torre e Carlo Alberto dalla Chiesa, e anche ai loro congiunti e agli agenti, che con loro hanno testimoniato, a costo delle loro stesse vite, il valore della legalità democratica. La mostra è stata esposta fino allo scorso 2 giugno a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati.
“La dodicesima edizione di Trame Festival sarà ricca di novità. Avrà un’anteprima, un giorno in più, il 20 giugno.– ha aggiunto il presidente della Fondazione Trame Nuccio Iovene – “Avrà un numero maggiore di sostenitori e partner: ai patrocini degli anni precedenti si è aggiunto quest’anno quello importante del Ministero dell’Interno; a Confcommercio che da anni ci accompagna si sono aggiunti la Camera di Commercio della Calabria Centrale e per la prima volta la Fondazione Carical; alle realtà culturali ed associative degli anni passati si sono aggiunti il CSV (il centro servizi per il volontariato) della Calabria Centrale e l’Arci Nazionale. Inoltre il Festival ha contribuito a far nascere due nuove e significative reti nazionali che avranno il loro esordio proprio nei giorni di Trame: Piazze Connection, la rete dei festival dell’Antimafia e la rete dei Festival del Sud che avrà il suo esordio mettendo insieme le piazze di Salerno Letterature e Trame Festival il 22 giugno. Infine, il festival arriva alla sua dodicesima edizione dopo essere stato selezionato nell’ambito del progetto “luci sui festival” in occasione dell’ultimo salone del libro di Torino. A conferma del cammino e del lavoro portato avanti nel corso del tempo che fa di Trame sempre più un motivo d’orgoglio per Lamezia e la Calabria” – ha concluso Iovene.
Il Festival, realizzato e voluto da Fondazione Trame e Associazione Antiracket Lamezia Onlus, è patrocinato dal Ministero dell’Interno, dalla Camera dei deputati, da Rai per la Sostenibilità -ESG ed è sostenuto con il contributo e la sponsorship di Comune di Lamezia Terme, Regione Calabria, Confcommercio Imprese per l’Italia, Fondazione Carical, Camera di Commercio CZ – KR – VV, Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania.
Da sempre impegnata nella sostenibilità e nelle tematiche ESG, Trame Festival dedica incontri di approfondimento sulla tutela dell’ambiente anche in collaborazione con Legambiente.
Il progetto è finanziato con risorse PAC 2014/2020 Az. 6.8.3 della Regione Calabria – Calabria Straordinaria.
Il programma 
Trame Festival
Trame è il primo evento culturale dedicato ai libri sulle mafie. Si afferma a livello nazionale e internazionale come importante appuntamento di discussione, analisi e confronto sui temi della legalità e del diritto, in una terra complessa come la Calabria.
Nato nel 2011, si svolge ogni anno a giugno nella città di Lamezia Terme. Qui scrittori, giornalisti, magistrati e studiosi, si incontrano nelle piazze della città per discutere e presentare libri dedicati al fenomeno delle mafie.
Non solo un festival, Trame è una testimonianza etica di impegno, dove le storie dei protagonisti, gli approcci storici e scientifici al fenomeno, le contaminazioni di generi e linguaggi danno vita ad un evento dal forte valore culturale per la lotta alle mafie.
Cinque giorni di eventi
Gli incontri nelle piazze sono il cardine di Trame.
Nei cinque giorni di festival il programma prevede circa cinquanta appuntamenti, che hanno luogo tutti i giorni dalle 17:00 alle 24:00 nelle piazze e nei palazzi storici della città. Gli appuntamenti sono tutti gratuiti.
Oltre alle numerose presentazioni di libri, il festival ospita appuntamenti speciali con personalità di spicco, quali rappresentanti dello Stato, esponenti del mondo della cultura e della società civile. Gli incontri, aperti al confronto con il pubblico, si svolgono a più voci o sotto forma di intervista dialogata, e diventano occasione per approfondire tematiche e raccontare testimonianze.
Significativi sono i contributi di molti artisti, grazie ai quali Trame si arricchisce di spettacoli teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche e mostre fotografiche.
Nella fascia oraria dalle 10:00 alle 17:00 Trame offre inoltre laboratori gratuiti dedicati ai più giovani e ai professionisti del settore. Gli appuntamenti, in forma di seminario, approfondiscono il giornalismo d’inchiesta, i linguaggi della comunicazione e i linguaggi artistici.
Storia di un festival
Trame – Festival dei libri sulle mafie nasce nel 2011 da un’idea dell’allora assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme, nonché presidente onorario della FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane) Tano Grasso, insieme alla direzione del giornalista de “L’Espresso” Lirio Abbate, e si afferma fin da subito come un importante appuntamento di discussione, analisi e confronto sui temi della legalità e del diritto, in una terra complessa come la Calabria.
La prima edizione del festival infatti suscita un interesse che va oltre le aspettative.
Con il sostegno di ALA (Associazione Lamezia Antiracket) nasce la Fondazione Trame, promotrice del festival e di tutte le iniziative collaterali che successivamente ne deriveranno.
Nel 2013 la direzione artistica del festival passa al giornalista e scrittore Gaetano Savatteri.
Nel corso delle cinque giornate di manifestazione, scrittori, giornalisti, magistrati e studiosi si incontrano nelle piazze della città per discutere e presentare libri dedicati al fenomeno delle mafie. Non solo festival, Trame è una testimonianza etica di impegno, dove le storie dei protagonisti, gli approcci storici e scientifici al fenomeno, la contaminazione di generi e linguaggi, danno vita a un evento dal forte valore culturale per la lotta alle mafie. Gli incontri nelle piazze sono il cardine del Festival Trame. Oltre alle numerose presentazioni di libri, ospita incontri speciali con personalità di spicco, quali rappresentanti dello Stato, esponenti del mondo della cultura e della società civile.
Hanno partecipano magistrati come Nicola Gratteri, Gian Carlo Caselli, Piercamillo Davigo; giornalisti come Attilio Bolzoni (La Repubblica), Raffaella Calandra (Radio24), Carlo Bonini (La Repubblica), Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano), Luisella Costamagna (Agon Channel), Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano), Corrado Formigli (La7), Riccardo Iacona (Rai). Offrono il loro contributo storici e sociologi come Nando Dalla Chiesa, Enzo Ciconte e “osservatori” stranieri delle mafie italiane come Marcelle Padovani e John Dickie. Sono stati prestigiosi ospiti del festival il Presidente del Senato Pietro Grasso, i Ministri Maria Carmela Lanzetta e Massimo Bray, la Presidente della commissione antimafia Rosy Bindi e personaggi della società civile come Don Luigi Ciotti, la Sindaca Giusi Nicolini e il già Sindaco Ignazio Marino. Preziosi sono i contributi di scrittori come Giancarlo De Cataldo, Gianrico Carofiglio, Carmine Abate, Maurizio De Giovanni e di registi come Roberto Andò, Mimmo Calopresti, Pierfrancesco Diliberto (PIF), Diego Bianchi (Zoro), che raccontato i fenomeni mafiosi e quelli dell’emigrazione. Infine animano le serate attori, musicisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Lo Cascio, Sabina Guzzanti, Lina Sastri, Salvatore Ficarra e Valentino Picone, Paolo Briguglia, Brunori SaS, Tinturia, Cristiano Godano, Francesco Carlo kento, Francesco Cafiso, Chef Rubio e molti altri.
Gli incontri, aperti al confronto con il pubblico, si svolgono a più voci o sotto forma di intervista dialogata e diventano occasione per approfondire tematiche e raccontare testimonianze. Significativi sono i contributi di molti artisti, grazie ai quali Trame si arricchisce di spettacoli teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche e mostre fotografiche.
Nel 2020, con il diffondersi della pandemia da Covid19, eccezionalmente l’appuntamento si è svolto a dicembre on-line, sui canali Facebook e Youtube di Trame. Festival dei libri sulle mafie, e sulle pagine di una rete di partner e sostenitori, tra cui Treccani, Rizzoli, il blog Mafie di Repubblica, il Sistema Bibliotecario Lametino e numerose librerie calabresi. L’edizione digitale si è tradotta in un’opportunità unica per il festival per attraversare la rete creando uno spazio virtuale in cui mantenere vivo il dibattito e incentivare il confronto.
Dopo sette edizioni curate dal giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, nel 2021, in occasione del ritorno in piazza del festival, la direzione artistica è passata al collega Giovanni Tizian.
Il direttore Giovanni Tizian
Giovanni Tizian è il direttore artistico di Trame. il festival dei libri sulle mafie a partire dalla decima edizione.
Nato a Bovalino, in Calabria, nel 1982, è firma del quotidiano ‘il Domani’. Ha scritto di criminalità organizzata sulle pagine de l’Espresso e la Repubblica, dopo aver mosso i primi passi nel giornalismo sulla Gazzetta di Modena che non ha mai abbandonato, occupandosi di cronaca, giudiziaria, economia e organizzazioni criminali. Ha collaborato con il mensile Narcomafie e il portale Stop’ndrangheta.it.
È autore di: “Gotica, ‘ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea”, Round Robin; “La nostra guerra non è mai finita” e de “Il clan degli invisibili”, Mondadori; “Rinnega tuo padre”, Laterza; “Atlante illustrato di Cosa Nostra” e “Atlante illustrato della ‘ndrangheta”, Mondadori Electa; “Il Libro nero della Lega”, Laterza. Negli anni ha collezionato: il premio per i cronisti di provincia dedicato a Enzo Biagi, il Premio Gian Piero Orsello – Città di Civitavecchia, il Premio nazionale Giuseppe Fava, il Premio Speciale alle Personalità Formica D’Oro 2018, il Premio Inchiesta 2019 di Castelfidardo, una menzione speciale al premio Biagio Agnes, e la “Colomba d’oro per la pace” dell’Archivio per il disarmo.
Ha dedicato ogni riconoscimento ai giornalisti precari, sfruttati, e minacciati.
Ha vissuto sotto scorta per aver raccontato sulla Gazzetta di Modena il business delle slot machine illegali che faceva capo alla famiglia Femia.
Ma con la mafia ha iniziato a fare i conti fin da bambino, dopo l’uccisione di suo padre Peppe, bancario a Locri, il 23 ottobre 1989, assassinato a colpi di lupara mentre rincasava. Le indagini non produssero alcun risultato, nonostante si fosse subito profilata la pista legata ad una pratica bancaria in odore di mafia.



