Trieste, contrabbando di sigarette: Gdf sgomina banda

Torino

I finanzieri del Gico di Trieste, coordinati dalla locale Direzione
Distrettuale Antimafia, hanno individuato e arrestato, in esecuzione di
misure cautelari emesse dal gip, i componenti di un’associazione a
delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette, composta
principalmente da giuliani ma della quale facevano stabilmente parte
anche alcuni croati. Otto le ordinanze di custodia cautelare emesse
nell’ambito dell’operazione, denominata ‘Pescecane dal soprannome di
uno degli arrestati, 5 delle quali sono state eseguite mentre 3
destinatari sono risultati irreperibili.

I contrabbandieri giuliani avevano il ruolo di ‘menti’ del traffico
mentre ai croati spettava il compito di procacciatori della materia
prima. L’introduzione in territorio italiano delle partite di sigarette
veniva curata e seguita in ogni fase e nei minimi particolari proprio
dagli ‘esperti’ contrabbandieri triestini che, per non superare i
limiti quantitativi per i quali sarebbe potuto scattare l’arresto
(10kg), si erano premurati di reperire dei depositi in Slovenia, nei
pressi del confine, dove stoccare inizialmente la merce che sarebbe
stata poi immessa sul mercato nazionale a piu’ riprese.

Le indagini del Gico hanno documentato un via vai continuo dai
magazzini in Slovenia verso Trieste, dove le sigarette arrivavano
occultate anche a bordo di scooter per rendere il trasporto
insospettabile. In seguito, sospettando che il sistema fosse stato
scoperto, l’organizzazione ha deciso di cambiare strategia utilizzando
un deposito dove immagazzinare le sigarette in localita’ Prosecco al
fine di evitare i controlli presso i valichi confinari e rendere piu’
agevole la successiva redistribuzione del prodotto in tutta la
provincia di Trieste e forse, visti i quantitativi rilevanti, anche nel
resto del Friuli Venezia Giulia.