Un sindacalista in prima linea. A Corleone incontro con Vincenzo Liarda

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Corleone,30 Aprile 2013; giovani, donne, uomini esponenti dello SPI-Cgil si dirigono presso il Laboratorio della Legalità. Un intreccio di vite, esperienze, idee popolano la sala principale, già colma delle tinte espressionistiche del pittore Gaetano Porcasi.

Parole semplici, dirette, scarne di retorica sono quelle pronunciate da Vincenzo Liarda, sindacalista della Cgil, da tempo impegnato per evitare la vendita del feudo Verbumcaudo di Polizzi Generosa, sequestrato al boss mafioso Michele Greco detto “Il Papa” e assegnato alla Regione Siciliana dal prefetto Giuseppe Caruso.

Atti intimidatori, minacce, lettere anonime continuano a riempire la vita  di Liarda di vittorie, a svuotarla di sconfitte… “Un sindacalista in prima linea nelle Madonie” recita lo slogan dell’evento tenutosi nel giorno dell’uccisione di Pio La Torre; tra i presenti il sindaco di Corleone Lea Savona, il presidente del Laboratorio della Legalità Calogero Parisi, il presidente di Corleone Dialogos Cosimo Lo Sciuto. Ha moderato l’incontro Giuseppe Crapisi del Laboratorio della Legalità. Frasi efficaci, che colpiscono quelle di Vincenzo Liarda, che ruotano intorno a tre parole chiave: “mafia, potere economico, politica e hanno il loro centro propulsore nell’Antimafia: ” c’è bisogno di una legislazione più snella, che porti a risultati immediati. Occorre coinvolgere i giovani in un progetto di sviluppo, c’è bisogno di rapporti sinergici tra diverse competenze” afferma il sindacalista della Cgil.

All’ apatia dei giovani delle Madonie Liarda vuole contrapporre la forza dell’azione mobilitatrice di energie, traghettatrice di idee, che si realizza concretamente con il lavoro, dal quale deve partire il riscatto sociale del feudo Verbumcaudo. E’ nella coerenza tra pensiero e azione che si realizza la costanza: “Costruire una cooperativa che dia lavoro ai ragazzi delle Madonie” suggerisce Giuseppe Crapisi , “creare una cooperativa dove ognuno possa traghettare la propria esperienza, c’è bisogno di impegni normali, ma che siano costanti” sottolinea il sindacalista, che aggiunge che forse basterebbe inserire alcuni giovani del territorio all’interno delle cooperative già esistenti.

Tuttavia le difficoltà non appartengono solo alla Sicilia, un tessuto di loschi intrecci tiene stretta tutta la nostra società. Per questo è necessario un ” Uso sociale” del feudo Verbumcaudo, un impegno condiviso, diretto, una maggioranza attiva che mobiliti forze propulsive.

Un sindacalista vero a Corleone nel giorno del ricordo di Pio La Torre, un uomo in mezzo a tanti altri che, con voce decisa, racconta la propria difficile vita di premuroso figlio, marito, padre nella semplicità… “perché l’Antimafia è una cosa semplice, Legalità significa comportarsi normalmente, e non appartenere ad una élite”.

L’incontro fa parte delle iniziative del progetto Bibliotechiamo? finanziato dalla Fondazione con il sud e dalla Fondazione Vodafone, questo incontro in particolare è stato realizzato in collaborazione con le associazioni Corleone Dialogos e New Corleone.

Per saperne di più su feudo leggi: Mafia: “Il Conte, il “Papa”, la Trinacria ed il Consorzio Sviluppo e Legalità

* Corleonedialogos