Una proposta per Gaza, leggiamo i nomi dei giornalisti uccisi dall’esercito israeliano

Gaza cpj

Il numero purtroppo andrà aggiornato, ma siamo a 245 giornalisti di varie nazionalità, la maggioranza palestinesi, uccisi a Gaza dall’esercito israeliano. Un tragico record assoluto destinato ad aumentare.

Lo sciopero delle firme proposto da Paola Caridi è sacrosanto, auspichiamo che gli organi competenti lo propongano al più presto, con tutto il nostro appoggio e partecipazione.

Mi chiedo se, intanto, non possiamo fare qualcosa di visibile, perché davvero non si sa più come far comprendere che di questa carneficina genocida non potremo dirci innocenti, i nostri governi europei “deplorano”, ma di fatto sono complici e lo sappiamo bene.

Tutte le organizzazioni che da mesi si battono per fermare lo sterminio del popolo palestinese aderiscano all’invito di Articolo 21, scegliamo un luogo simbolo di Roma vicino ai “palazzi del potere” (Piazza Capranica, il Pantheon, eccetera)  oppure un luogo testimone della nostra Resistenza (Porta s. Paolo, monumento a Matteotti, eccetera) e leggiamo i nomi dei nostri colleghi che si sono sacrificati per far vedere al mondo l’orrore che si sta consumando.

Lo propongo anzitutto a noi stessi di Articolo 21 e anche alle organizzazioni con cui da anni costruiamo battaglie comuni, dalla Cgil a Libera, dalla marcia della pace a No bavaglio e a tante altre, lo propongo ai presidi perché lo ripetano in tutte le città in cui possono.  Sono tempi in cui la parola sembra non avere più valore, come la disobbedienza, e invece non è così, la parola è sempre un’arma fino a quando qualcuno potrà usarla.

* Presidente onoraria Articolo 21


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